venerdì 30 aprile 2021

Il bisogno di scrivere

Un po’ mi riallaccio alle considerazioni di alcune blogger, cito per esempio il post di Grazia Gironella Aria di primavera,  in cui parla del suo bigogno di scrivere, un posto in cui mi sono ritrovata perchè, quando ho finito di scrivere il quinto episodio di Sorace, mi sono sentita un po’ orfana. Ho attribuito la colpa alla nostra anomala primavera in cui siamo stati costretti, ancora una volta, a restare chiusi in casa, il tempo quindi mi è apparso forse più dilatato e pesante. 

All'improvviso mi ritrovavo senza più l'urgenza di scrivere mentre una strana forma di pigrizia si impadroniva di me. Dopo il lavoro, leggevo, mangiavo e guardavo la tv e non sapevo e non volevo fare altro. Avevo affidato la lettura del romanzo a due beta reader ed era necessario aspettare almeno un mese prima di occuparmi direttamente della rilettura del romanzo, tuttavia mi sembrava di avere davanti, mio malgrado, un tempo ampio e troppo vuoto, tanto che il pensiero andava sempre al romanzo appena finito con un senso di apprensione. Se avessi potuto andar fuori sarei stata ben felice, invece niente, ero ferma nel limbo dei miei dubbi...

Alla fine, sospinta da un clima molto poco primaverile e dall’ansia del tempo che scorreva, sono tornata al mio romanzo per fare una ulteriore revisione e capire come regolarmi su alcuni punti oscuri:

Il titolo: ero partita con un titolo provvisorio e pensavo di cambiarlo, però il nuovo titolo non c’era, avevo pensato a qualcosa che citasse la notte, ma non mi sembrava meglio del titolo provvisorio che probabilmente diventerà definitivo.

La sinossi: per la prima volta ho scritto l’intero romanzo senza avere neanche una minima bozza di sinossi, così, finito il romanzo, l’ho dovuta inventare di sana pianta e, nel complesso, non mi convinceva. Sono riuscita a completarla dopo la seconda revisione quando un pensiero del killer mi ha folgorato...Non so se è una sinossi efficace, ma per ora mi sembra l’unica possibile.

Una parte non scritta: quando sono arrivata alla parola fine avevo l'impressione che mancasse qualcosa, c’era una parte importante che non avevo ancora scritto, era nella mia mente ma non sapevo riportarla sulla pagina, sono riuscita a inserirla soltanto di recente e dopo l'ennesima rilettura. Riguardava qualche piccolo dettaglio finale che poteva spiegare meglio la psicologia dell’assassino, un aspetto che il lettore apprezza, credo, è importante sapere perché il killer sia arrivato a commettere certi crimini. 

La copertina: sono a zero, nel senso che non ho nessuna idea su come debba essere, è un bel problema, perché di solito avevo le idee chiare ma non trovavo le immagini giuste, finché non le trovavo; invece adesso sono nel vuoto assoluto, mah...vedremo cosa succederà. È vero che ogni romanzo ha la sua storia soprattutto dal punto di vista di chi scrive e, forse, anche le copertine hanno la loro storia, quindi spero che mi venga una bella idea quanto prima. 

Per non parlare dei nuovi dubbi che sorgono rileggendo il romanzo per l’ennesima volta, ho notato che scopro aspetti nuovi a seconda del formato che leggo, per esempio con la revisione sul file word noto determinari errori, quando trasformo il file in epub e rileggo tutto in formato sia moby sia eBook di apple (non mi faccio mancare niente) noto altre imperfezioni, sembra incredibile ma ogni formato ha la sua prospettiva. 

In questi giorni ho ricevuto le osservazioni dei miei beta (sono due e uno è di parte visto che è il mio compagno, però è molto critico), ho recepito, nel complesso, i loro consigli, quindi sto rileggendo il romanzo in ebook e oscillo tra sconforto e piccoli entusiasmi del tipo: 

"Beh questa parte è scritta bene dai!"

 

"Mah, qua non mi piace granchè, boh, chissà..."

"bello! Si vede che ero ispirata quel giorno..."

Vabbè, ormai sono arrivata fin qui e il romanzo uscirà, non so ancora quando ma per l'estate di sicuro, sempre che riesca a ideare una copertina...

Serve un’idea che coniughi un omicidio molto scenografico, la primavera, Bologna e un virus che ha gettato il mondo nell’abisso.

Voi come fate a trovare le idee per le vostre copertine? Avete suggerimenti?


Fonti Immagini: Pixabay

22 commenti:

Sandra ha detto...

Oscillare tra entusiasmo e "non va!" credo sia normale. E questa primavera in sciopero, sembra novembre, non aiuta. Io dormirei e basta. Poi, è capitato, se mi metto a scrivere prendo il ritmo giusto, ma mi hanno chiesto un pezzo (collaboro con un fotografo) weekend scorso e l'ho scritto mercoledì. Mai successo che impiegassi tanto tempo. Sulla copertina non essendo self devo aderire alle linee guida dell'editore e ogni editore ha le sue idee/preferenze. Conosci il sito 123RF? Basta digitare il tema ed escono migliaia di proposte da cui attingere.

Maria Teresa Steri ha detto...

Capisco al 100% il tuo bisogno di scrivere, per me è lo stesso. Sento un vuoto enorme quando finisco una storia che non posso evitare di tuffarmi subito in un'altra.
Per quanto riguarda la copertina, io di solito passo molto tempo a cercare immagini sui siti tipo Pexels, anche se non ho un'idea precisa. A un certo punto vedendo tante immagini, arriva l'intuizione per quella specifica copertina. Certo è un metodo che porta via tanto tempo, ma di solito funziona. Ho già creato la nuova copertina, facendo così :D

Giulia Lu Mancini ha detto...

Quel sito non lo conoscevo, lo aggiungo a quelli da consultare per le foto, grazie del consiglio!
Questa primavera non aiuta, in effetti concilia il sonno, ma credo sia anche effetto delle restrizioni...

Giulia Lu Mancini ha detto...

Caspita, hai già creato la copertina del tuo prossimo romanzo? Grande! Passo anch'io molto tempo a guardare le foto su Pexels e Pixabay, hai ragione serve tempo ma poi scorrendo le immagini le idee vengono, purtroppo in questo caso sono più lenta, guardo le immagini ma non scatta la lampadina...comunque ho fiducia, mi verrà prima o poi...

Ariano Geta ha detto...

In questo momento sono la persona meno adatta perché a livello di scrittura, malgrado il desiderio sotterraneo di ricominciare, mi sto scontrando con un blocco. Riesco a scrivere cose brevi, ma non testi più lunghi e articolati.
Per quanto riguarda le copertine, in genere cerco di essere minimalista, però devo riconoscere che le copertine migliori sono quelle che mi ha creato un blogger che fa il grafico di professione.

Grazia Gironella ha detto...

E' proprio così: per ogni nuovo romanzo si ha bisogno di mettere insieme tutti i tasselli, e non è affatto facile. E poi, appena finito, nasce il bisogno di passare a un'altra storia. Mi sa che scrivere dia assuefazione! ;) (Grazie della menzione!)

Giulia Lu Mancini ha detto...

In questo periodo la tua creatività è rivolta soprattutto ai fumetti :D
Per le copertine usare un professionista è sempre un’ottima scelta, per i miei gialli è una scelta che ho fatto, tuttavia anche quando mi rivolgo a un grafico professionista cerco di avere già un’idea della copertina che voglio realizzare per poter dare delle indicazioni su come procedere...avere le idee chiare è sempre un vantaggio.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Prego! Forse hai ragione, scrivere crea assuefazione, il cervello creativo non smette mai di girare 😀

Lisa Agosti ha detto...

Spero che la notte porti consiglio, la copertina è sicuramente importantissima per attirare il lettore. Io me ne immagino sempre mille, vorrei saper disegnare bene e farmele da sola. Sicuramente hai già provato Canva? È divertente, ci si può perdere facilmente per ore.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Eh, lo so cara Lisa, una bella copertina è molto importante. Non ho mai provato Canva, proverò, invece uso spesso un programma che ho sull’iPad che si chiama Phonto.
Ho già guardato diverse immagini e forse qualche idea mi é venuta, devo metterla a fuoco meglio...

Elena ha detto...

Come la riconosco quell'ansia da "distacco" ch'è ci prende dopo aver scritto la parola fine. Anche se siamo sempre ben consapevoli che la fine arriverà molto dopo. Ho imparato che posso pensare davvero alla pubblicazione solo quando il distacco è completato. Quando ho lasciato passare del tempo e il romanzo di pur essendo mio non lo è più. Solo così posso fare l'ultima lettura /revisione. Quanto alla copertina, per il nuovo romanzo (sonora molto ➖ prolifica di te l mi sono affidata a un'amica pittrice che tra l'altro ha voluto leggere il manoscritto. Ne è venuta fuori una copertina molto originale. Non vedo l'ora di mostrarvela

Giulia Lu Mancini ha detto...

Cara Elena, hai ragione siamo pronti per la pubblicazione solo quando il distacco è completato. Nel mio caso ci sono arrivata a piccoli passi e ho terminato ieri l’ultima revisione...
Per la copertina, grazie a uno dei miei beta reader che mi ha inviato una serie di foto di suoi viaggi, forse ho trovato l’idea giusta.
Non vedo l’ora di vedere la tua copertina, sono molto curiosa!

Luz ha detto...

Mi è venuta dinanzi un'immagine: le torri degli Asinelli sullo sfondo con le vie attorno del tutto deserte, fatta eccezione per un elemento (un pony express? un'ambulanza?), in primo piano una pianta fiorita (il garofano è di solito la pianta sui balconi delle città). Boh? Può essere un'idea abbastanza buona? :)

Giulia Lu Mancini ha detto...

È un’idea suggestiva quella delle torri, grazie del suggerimento, ho ancora qualche elemento da valutare connessa alla trama, mentre prima non avevo nessuna idea ora ne ho una serie, devo scegliere quella più convincente...

Barbara Businaro ha detto...

"...un omicidio molto scenografico, la primavera, Bologna e un virus che ha gettato il mondo nell’abisso."
Cercherei un'immagine di Bologna fiorita, una foto di un balcone pieno di fiori, o dei vasi fioriti lungo la via. Meglio se i fiori hanno una tonalità dall'arancione, rosso acceso al rosso carminio, fucsia. La porterei in scala di grigio, con l'eccezione dell'elemento fiori (non dovrebbe essere un problema, comunque le copertine di Sorace sono create da un grafico). Metterei uno di quei fiori (gerani? garofani? gerbere? rose? rose solo se il delitto è passionale) al centro, magari caduto sulla strada, e farei in modo che i petali si "sciogliessero" in sangue (questa soluzione alquanto banale, ma sempre d'effetto). Lascerei stare la connotazione del virus, se non è elemento portante della storia. Sì, il romanzo è stato scritto in pandemia, sì, dentro i personaggi usano la mascherina, ma riportare il virus in copertina è un'arma a doppio taglio. C'è chi ne ha le scatole piene e magari deciderebbe di non leggerlo solo credendo che sia "l'ennesimo libro sul virus". ;)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Niente virus in copertina, non voglio che il giallo venga associato alla pandemia, sono d'accordo con te. Proprio in questi giorni ho avuto un'idea per la copertina e ho contattato la Fox creation per inviare, vedremo cosa mi proporrà, sulla base delle idee che le ho esposto, ho paura però che non ci sia spazio per i fiori...

Giulia Lu Mancini ha detto...

Ho contattato la Fox creation per inviare delle immagini che mi sembrano adatte. Non so perché il commento era rimasto tronco.

Andrea Cabassi ha detto...

"Serve un’idea che coniughi un omicidio molto scenografico, la primavera, Bologna e un virus che ha gettato il mondo nell’abisso."

OMICIDIO ACROBATICO NELLA QUARANTENA D'APRILE IN PIAZZA GRANDE

:D

Giulia Lu Mancini ha detto...

Ciao Andrea, grazie del commento!
in realtà proprio in questi giorni è nata un'idea, vedremo...

Andrea Cabassi ha detto...

Bene! Anche io ho un rapporto strano con i titoli. A volte parto da quello e ci costruisco attorno la storia, a volte invece sembrano non voler uscire!

Cristina M. Cavaliere ha detto...

Interessante il fatto che con diversi formati noti altre imperfezioni ed errori nel testo, non ci avevo mai pensato.
Le mie copertine come sai sono molto particolari, con il romanzo cui sto lavorando "Il Tempio di Salomone" avevo le idee confuse perché di solito commissiono a un artista la realizzazione del soggetto dandogli delle indicazioni. Però ho trovato una bella soluzione osservando un altro dipinto, e l'artista mi ha già presentato dei bozzetti. Il problema è che io sono lentissima a scrivere questi romanzi, ma ci vuole il tempo necessario.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Le tue copertine sono bellissime Cristina, si vede che sono studiate nei minimi particolari. È bello che tu riesca a organizzarti già mentre lo stai scrivendo, del resto se arriva l’idea è meglio metterla in pratica, anche perché nel tuo caso serve del tempo per realizzarla, oltre alla scrittura del romanzo che, in quanto storico, è molto impegnativo.