domenica 1 agosto 2021

Fare spazio intorno

 

Ci crediamo liberi ma siamo prigionieri
di case invadenti che ci abitano e ci rendono impotenti. 
Franco Battiato (da La polvere del branco)


In questi giorni sto cercando di fare pulizia o, come si dice con un termine ormai tanto di moda, sto facendo “decluttering”, riporto sotto una definizione trovata su google.

 Decluttering” è un termine inglese che vuol dire fare spazio, eliminare gli ingombri: con il decluttering andiamo a disfarci di ciò che non serve per ritrovare un luogo più funzionale e organizzato, inoltre sembra che questa pratica avrebbe anche dei risvolti positivi a livello psicologico. Insomma per dirla alla Marie Combo: il magico potere del riordino.

E che ci vuole! Sembrerebbe facilissimo, ma non è affatto così.

Fare spazio nell'armadio 

Mi ero messa in testa, all’inizio dell’estate, di liberarmi di moltissimi vestiti che non metto più, anche quelli che mi piacciono, ma che non mi vanno, rinunciando alla folle idea di poterci rientrare, anche perché alla fine non li metterei lo stesso essendo cambiate le mie abitudini...del resto ho smesso di acquistare dei vestiti nuovi, salvo ciò che sia veramente necessario, per esempio ho acquistato in un anno due paia di pantaloni (perché sono ingrassata!) e in pratica sto mettendo quasi solo quelli, sto adottando il sistema di Mark Zuckerberg di vestirmi sempre allo stesso modo, beh quasi, ho tante magliette carine che metto ancora (quelle mi vanno sempre bene).

E a proposito di capi da eliminare una volta usavo molto le giacche, ora proprio non le sopporto più, le trovo scomode e finisco per non metterle. Ne ho un paio che metto in ufficio, anzi le mettevo, perché anche quando ho delle riunioni ormai le faccio on line e spesso disattiviamo anche la telecamera per non avere problemi di ricezione della rete. Quindi posso tenere un paio di giacche, ma le altre posso eliminarle, giusto? In effetti mi sono liberata di parecchi vestiti con l'ultimo cambio dell'armadio, le ho messe in una bella busta sigillata e l'ho inserita nel bidone di raccolta dei vestiti. Tuttavia avevo ancora tanti vestiti in ottimo stato anche firmati (sono lì da oltre 10 anni) che mi dispiaceva mettere nel bidone, quindi in questi giorni ho preparato un bel sacco per portarli in un negozio dell'ANT.

Per preparare il tutto mi è servito un intero sabato mattina, in cui ho tralasciato la pulizia della casa per fare questo lavoro, perché, non so voi, ma io prima di decidere definitivamente di liberarmi di qualcosa me la provo un'ultima volta. Così, tutta soddisfatta, il lunedì successivo sono andata al negozio dell'ANT dove ho trovato un bel cartello esposto in cui era scritto che nel mese di luglio e agosto non accettavano donazioni di vestiti, scarpe e altro. ARGH!

Niente, ho riportato la mia roba a casa; qualcosa l'ho rimesso nell'armadio e qualcos'altro in un sacchetto per il solito...bidone dell'usato. Insomma questo lavoro non è semplice, peraltro mi dimentico sempre delle scarpe, sarà che sono allocate nelle loro scatole in un apposito "deposito" ma mi dimentico sempre di eliminarle...

Fare spazio in libreria 

Per i libri avevo trovato la soluzione di portarli (e regalarli) al negozio "Tesori di carta" e ho dovuto aspettare i periodi in cui era aperto (il negozio si trova in un centro commerciale e finchè ci sono state le chiusure non era praticabile sabato e domenica, quindi era difficile talvolta trovare il tempo durante la settimana), ciononostante ho eliminato diversi libri. Anche questa, però, è un'operazione difficile, perchè - quando decido di volermi disfare dei libri - finisco sempre per sfogliare il romanzo e avere dei ripensamenti. Tra l'altro per i romanzi e i fumetti, non c'è problema, ma i libri di studio non posso portarli in quel negozio perchè accettano solo romanzi, fumetti, DVD e CD, quindi per i libri - cosiddetti di studio - il problema resta.

Non riesco ancora a smaltire tutto quello che vorrei, perchè serve tempo ed energia.

Oltre ai libri ho cercato di eliminare anche una quantità elevata di "carte" tipo documenti bancari, vecchi articoli di giornale che avevo conservato perchè trattavano argomenti che mi interessavano e altro. Ho quasi fuso la distruggi documenti...ma c'è ancora tanto da smaltire.

Fare spazio nella posta elettronica 

In questo calderone di roba da eliminare è finita anche la mia casella di posta elettronica, intendo quella personale. Ormai, tutte le volte che apro la casella di posta, mi appare il messaggio costante di avere lo spazio occupato per il 90% (ovviamente a pagamento potrei espandere lo spazio della casella, ma non ne vedo l'utilità) così mi sono messa a eliminare i messaggi più vecchi, soprattutto quelli con degli allegati pesanti che occupano spazio. 

Mi sono resa conto che avevo delle mail risalenti al 2003! Diciotto anni fa, una vita. Ovviamente scorrere la posta per eliminare delle mail comporta non solo dispendio di energia ma anche un tuffo nostalgico nel passato, ho ritrovato foto che non ricordavo più e scambi di mail con amiche che ormai non vedo quasi più. Tra l'altro ripercorre con la mente certe situazioni mi riporta indietro nel tempo con un certo sgomento, mi sembra impossibile che sia passato tanto tempo. Comunque ho cancellato circa dieci anni di mail, ora anche nella mia casella di posta c'è più spazio.

Fare spazio nel cellulare

Non è stato un lavoro particolarmente oculato, è quasi finita come con i romanzi della mia libreria, però ho cercato comunque di eliminare qualcosa: le app che non uso mai (e mentre lo facevo ho scoperto app utili che non sapevo di avere, quelle di default del cellulare), le foto e i video che non mi interessa conservare (come quelli che ti finiscono nella galleria delle immagini tramite un messaggio whatsapp), i social li ho riorganizzati, disattivando le notifiche e silenziando quei contatti che non mi interessa seguire, infine da tempo ho l’abitudine di svuotare periodicamente le chat dei gruppi whatsapp.

Ho fatto anche un po' di decluttering del blog, in realtà ho eliminato pochissimo, solo un paio di gadget nel layout laterale che proprio non servivano a niente. Anzi approfitto per fare una comunicazione di servizio: per chi volesse ricevere le mail di notifica dei nuovi post ho inserito il link di Follow.it potete iscrivervi, se lo desiderate, nel caso fatemi sapere se funziona. In realtà volevo inserire il servizio di Mailchimp, come suggerito da Maria Teresa Steri del blog Anima di carta, ma non ci sono riuscita, sono una perfetta imbranata tecnologica. 

Ho notato che in molti canali yuotube è tutto un fiorire di consigli su come eliminare il superfluo e su cosa non comprare più, sembra che molti abbiano scoperto l'importanza di queste attività, anche alla luce dell'esigenza sempre più pressante di rispettare l'ambiente, cosa che aiuta rallentando i consumi superflui, appunto.

Per quanto mi riguarda ci sarebbe ancora tanto spazio da liberare nella mia vita, ma per ora mi fermo qui, anche perchè serve del tempo, non è qualcosa che si fa in un minuto e neanche in un'ora. Voi cosa vorreste eliminare nella vostra vita? Siete accumulatori oppure minimalisti?


Fonti immagini: Pexel

 

22 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Sono un po' accumulatore, lo ammetto. Vedo sempre una possibile futura utilità per le cose. Sono più ordinato sul cellulare (la cui memoria deve essere ben operativa, quindi non sono il tipo che ogni due per tre installa un'app nuova, al contrario: ne ho pochissime).
Sui vestiti mi riesce bene di non eccedere perché non sono così fissato, infatti i miei famigliari ogni tanto mi dicono "ma porti sempre gli stessi vestiti!" Che ci posso fare, sono un uomo poco attraente quindi non mi sto a fissare sugli abiti, se no finirei come il cortigiano di cui parlava Sei Shonagon nei suoi diari, di cui tutti dicevano: che abito elegante che indossa, è sprecato per un uomo insignificante come lui.
La libreria non riesco proprio a "liberarla". Ormai faccio spesso ricorso agli ebook, però certi libri specifici preferisco comprarli in cartaceo.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Sono (o ero) un po’ accumulatrice anch’io, ogni volta penso che la cosa di cui vorrei liberarmi mi possa servire...però negli ultimi tempi sono riuscita a liberarmi di molte cose focalizzandomi sul sollievo provato con lo spazio. In realtà anch’io porto sempre gli stessi vestiti, anche perché molti non mi vanno più quindi perché non liberarmene?
Ti capisco riguardo alla libreria, però mi sono resa conto che, ormai, alcuni libri che avevo lì da anni, non li ho mai riletti...quindi tengo davvero solo quelli che so di voler tenere (che sono sempre parecchi!)

Luz ha detto...

È proprio così, Giulia, si pensa agli armadi, ma fare spazio è qualcosa che riguarda tanti aspetti e spazi, anche virtuali. Sui vestiti, ti capisco benissimo. Io ho capi che risalgono al 2013, quando sull'entusiasmo di aver perso 7 chili mi ero comprata tante belle cose. Visto che questi chili corrispondono a una taglia, averli ripresi ha significato non poterli indossare. Alcuni mi entrerebbero pure ma onestamente non mi stanno bene. Non ho avuto cuore di liberarmene, sono tante cose carine che ancora adoro. Non voglio buttarle, perché confido di tornare a quella magnifica forma (sono ottimista, saranno i miei 50 anni nuovi di zecca! :-)
Riguardo al resto, sottoscrivo, bisogna fare spazio e trovare modo di realizzarlo davvero.

Grazia Gironella ha detto...

Tendo ad accumulare, salvo farmi prendere da una furia devastatrice quando mi accorgo di avere poco spazio. Già leggere il tuo post mi ha messo una leggera ansia.. dovrei fare anch'io un po' (molto) decluttering, ma non ne ho voglia e continuo a rimandare.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Cara Luz ti capisco, io qualche anno fa ero dimagrita moltissimo e ho comprato una serie di vestiti che adoravo, purtroppo tra stress del lavoro e lockdown ho ripreso i chili e ormai quei vestiti sono lì nell’armadio da troppo tempo, quindi qualcosa ho eliminato.
Ti auguro di tornare in forma come prima carissima Luz!

Giulia Lu Mancini ha detto...

Lo so, non è semplice liberarsi delle cose che ci “occupano”, bisogna trovare il tempo e la voglia di farlo, ma il momento prima o poi arriva. Io sono arrivata in questa fase e vorrei approfittarne finché dura...

Caterina ha detto...

Anche io tendo sempre a conservare le cose. Poi come te quando trovo il tempo lo dedico esclusivamente a fare ordine. Però c’è una cosa di cui non riesco a disfarmi: i libri. Non ce la faccio, persino quelli che non mi sono piaciuti non riesco a darli via o a venderli. Ti dico solo che ho ancora il libro della prima elementare. Buona serata

Giulia Lu Mancini ha detto...

I libri di scuola rappresentano ricordi indelebili, in effetti è molto difficile liberarsene, quelli restano dove sono. Riguardo agli altri libri ho capito che possono servire ad altre persone, quindi un romanzo comprato oltre 10 anni fa che non ho mai riletto né sentito il bisogno di sfogliare in dieci anni, allora posso lasciarlo andar via, con questo pensiero riesco a farlo.

Marco Freccero ha detto...

Minimalista. Ultimamente ho fatto piazza pulita di parecchie newsletter, mantenendo solo quelle che davvero mi sembrano interessanti. Così ho più tempo per il resto. È nel "resto" che ci sono le cose importanti ;)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Giusto, tolgono tempo alle cose importanti, bisogna focalizzarsi su quelle :-)

Monica ha detto...

Sono diventata minimalista con il tempo e adoro il decluttering, lo faccio di continuo. Qualcosa va nei negozi di usato, su Vinted, mercatini e il resto lo dividiamo tra beneficienza e amici! Un modo utile per dare spazio alla casa senza inquinare buttando via cose!

Lisa Agosti ha detto...

Leggerti mi ha dato molta soddisfazione, sai che il nostro cervello rilascia dopamina facendoci sentire bene anche solo al pensiero di completare una cosa ben fatta?
Immagina che bene ha fatto al tuo corpo e al tuo spirito dedicarti al decluttering di tutta la tua vita! Mi raccomando però non andare agli estremi di Marie Kondo, io sono convinta che ci sono email che tra dieci anni rileggerai ben volentieri!

Giulia Lu Mancini ha detto...

È bello offrire una seconda vita alle cose, oggi ho portato una bella quantità di libri nel mio negozio e la commessa mi è sembrata contenta...il prossimo giro porterò dei dvd di vecchi film

Giulia Lu Mancini ha detto...

In effetti alcuni scambi di mail li ho tenuti, li ho messi in una cartella chiamata “ricordi”, diciamo che ho tenuto quelle più importanti. Sì, é stato benefico liberare lo spazio nella casella di mail, insomma è stato liberatorio (senza gli eccessi di Marie Kondo).

Elena ha detto...

Allora, per quanto riguarda le app del cellulare e le mail, il decluttering mi riesce bene. Lo faccio periodicamente e quasi senza troppa sofferenza. Invece su vestiti e libri sono una frana totale, lo ammetto. e dire che di tanto in tanto ci provo, una volta, ispirata da un post di Luz, ci ero anche parzialmente riuscita. E' che alla fine mi capita la stessa cosa, metto da parte per buttare e poi non lo faccio, oppure accumulo in un luogo pre-cestino del balcone, che diventa una sorta di mucchio animato, per tenere in stand by quello che vorrei buttare. Finisce che resta lì per mesi (è capitato una volta anni) e alla fine qualcosa torna pure da dove era venuto. Libri, non se ne parla. Anche i più brutti tengo. E di libri brutti, ahimè, ne ho comperati tanti... Aggiungo che di recente ho fatto anche una certa selezione di piatti e bicchieri: tengo cose ormai sparute e senza servizio da troppo tempo, era ora di liberarmene! Avevo provato Vinted, ma non mi contatta nessuno. Insomma, sarò mica destinata all'accumulazione seriale?
PS: Follow.it non lo conosco, ma se vuoi e ci riesco un mano con Mailchimp te la do volentieri...

Giulia Lu Mancini ha detto...

Cara Elena capisco bene quanto sia difficile separarsi dalle proprie cose, per diverso tempo ho lasciato perdere e ho evitato di liberarmi di libri e vestiti perché mi causava ansia, facevo solo il minimo al momento del cambio dell’armadio perché diventava un fatto “vitale” di sopravvivenza. Negli ultimi due anni, sarà stata anche la pandemia, invece sono stata assalita da una grande voglia di liberazione. Per esempio ho eliminato circa venti romanzi (che avevo letto e apprezzato ma mai più riletti, erano lì solo a raccogliere polvere) li ho portati nel negozio citato nel post, questo mi ha facilitato perché davo loro una seconda vita. Ora ho un’intera anta della libreria libera, se riesco vorrei lasciarla così, senza libri solo con un soprammobile.
Per follow.it ho inserito la mia mail e (dopo averla confermata) ho visto che mi è arrivata la notifica con il link del mio ultimo post, quindi sembra funzionare...grazie per l’offerta di aiuto, nel caso decidessi di attivare Mailchimp potrei approfittare.

Sandra ha detto...

Elimino periodicamente e credo di avere un rapporto abbastanza sano con il buttare/conservare. Amo molto le borse e proprio in settimana ne ho comprata una e a quel punto ne ho voluto/dovuto buttare un'altra: lo spazio ormai scarseggia e poi per prenderne/cercarne una perdo un sacco di tempo. Vestiti, libri, accessori, tutto è gestito bene. Male il discorso informatico soprattutto il pc, nonostante io sia ordinata in generale, qui vige il caos. Ritrovo i file per miracolo, e si potrebbe fare tanto ma tanto meglio.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Devo dire che le borse in generale mi piacciono ma finisco per utilizzare sempre le stesse più pratiche, ho almeno dieci borse ma ne uso tre, quelle più piccole da sera per esempio le tengo ma tra pandemia e minor uscite serali sono usate pochissimo...
Hai centrato il problema Sandra, quando si hanno tante cose si fa poi fatica a trovarle!

Barbara Businaro ha detto...

Capiti nel mese giusto perché in agosto è quando a casa faccio le pulizie dell'accumulo inutile, che di solito finisce in cantina e garage. Prima devo riuscire a sistemare un problema al secondo bagno (che mi serve attivo per poi pulire bene tutto). Dovrei anche avere una stampante vecchiotta ma funzionante, un'affettatrice mai usata e una bicicletta da vendere (per passare a modello diverso). E poi so che troverò scatoloni e scatolette messe là perché "un domani potrebbero servire", nonché rottami meccanici o elettronici di sorta (mi pare ci siano 4 batterie da auto esauste in garage... si moltiplicano da sole?!) La pulizia dell'armadio l'ho iniziata man mano che dimagrivo: in cinque anni, 16 paia di pantaloni messi nel sacco e portati al cassone giallo dei vestiti usati. Ma ho portato anche magliette o maglioncini che non uso più, o perché larghi o per cambio di gusti, modo di vestire. Ho dato via anche scarpe in ottimo stato, quasi sempre sandali che mi si "allargano" o mi accorgo che non ci cammino bene (piede magro, scivolo fuori). Avrei delle giacche in effetti che non uso per lo stesso tuo motivo, mi sono diventate fastidiose, anche perché... stringono sui bicipiti, e non è bello, uffa.
C'è solo un completo che non riesco a buttare. Ha 20 anni, ci ho speso un patrimonio, ma è una taglia 42 di Motivo e lo tengo solo per spronarmi a rientrarci. Cinque anni fa i pantaloni non salivano il ginocchio, adesso devo riuscire a chiudere il bottone! XD
I libri in più (se riesco a trovarne!) li porto alle casette dei libri del quartiere per il bookcrossing, oppure li spedisco a chi mi scrive su webnauta proprio per mettere su una nuova casetta in altre zone d'Italia.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Le cose che “un domani potrebbero servire” sono proprio le cose che si accumulano e poi restano lì in eterno, ne avevo molte anch’io finché un giorno le ho buttate via presa da un raptus di insofferenza. Purtroppo ne ho ancora molte di cui liberarmi, ma siccome le ho messe in cantina non le vedo e non ci penso (é uno dei motivi per i quali cerco di eliminare tutto subito evitando di parcheggiarle in cantina...altrimenti resterebbero lì, ormai mi conosco). Sulla pulizia dell’armadio sono molto scarsa purtroppo, ho ancora dei capi di vent’anni fa, in cui per rientrare dovrei perdere 10 chili, ma anche se, per miracolo, ci riuscissi so già che non li metterei lo stesso perché sono cambiate le mie abitudini e i miei gusti (per esempio i tailleur non li porto più, è inutile tenerli...eppure sono ancora lì, argh). Ti auguro di rientrare nel tuo completo 42 di Motivi, hai la determinazione da peaker per riuscirci!

Cristina M. Cavaliere ha detto...

Ho recuperato gli ultimi tre post tuoi. :) Ogni tanto riordinare e scartare oggetti ci vuole proprio, io faccio fatica ma ogni volta mi sono sentita più leggera! L'armadio è il luogo dove non avrei difficoltà a scartare, ho scartato molte borsette di recente. Però ci sono dei capi che sono davvero poco pratici, per esempio ho moltissime camicette (in massima parte di una parente, che ho ereditato) e mi chiedo se potrebbero fare al caso di persone che hanno bisogno di indumenti comodi senza pizzi e che non richiedono di essere stirati.
Per quanto riguarda i libri, ne ho scartati circa trecento che al momento ho messo in un armadio, in attesa di portarli a qualche biblioteca. In pratica invece di ingombrare gli scaffali ingombrano l'armadio. XD
Non ho nessun problema a far fuori roba inutile sullo smartphone, anzi, farei anche fuori lo smartphone se potessi. XD

Giulia Lu Mancini ha detto...

Grazie del recupero Cristina! In effetti anch’io ogni tanto vorrei liberarmi dello smartphone, poi mi accontento di metterlo in modalità aereo per un po’ 😆
Io ho eliminato quasi del tutto le camicette perché odio stirare, é accaduto in modo lento ma inesorabile...