sabato 15 ottobre 2022

Non esiste più la mezza stagione

Il mio mare di settembre

Eh lo so, sembra una di quelle frasi fatte che si ripetono sempre, ma mai come in questo periodo si tratta di una frase molto aderente alla nostra realtà, potrei aggiungere che non esistono più le mezze misure, ma questa sarebbe un’altra storia.

Qualche giorno prima di partire per una breve vacanza (ultima prima di affrontare l’inverno) ormai a fine settembre, c’erano più o meno 35 gradi, imperversava ancora l’afa e il caldo, poi di colpo la temperatura si è abbassata di quindici gradi, per fortuna è tornato fuori il sole che, in certi momenti della giornata, scaldava moltissimo e abbronzava, mentre la sera arrivava un fresco pungente che imponeva di indossare un piumino leggero. Sono tornata per alcuni giorni all’isola d’Elba dove ho potuto godere del sole di settembre che mi piace tanto, è quel sole fragile ma che sa essere potente quando vuole, ultimi giorni di vacanza prima di un inverno che si annuncia sempre più complicato per un sacco di motivi. Non riusciamo a vedere il futuro con serenità tra una guerra sempre più minacciosa alle porte dell’Europa, il rincaro  dell’energia, la recessione, la stagflazione, l’apocalisse e tutto quello che ne segue, ogni tanto mi capita di pensare “che belli i tempi della pandemia, quando l’unica minaccia era il virus”. Che poi l’estate sembrava eterna e che non dovesse finire mai, certo in questo periodo ci sono ancora temperature piacevoli, ma l’autunno si é insediato, c’è poco da dire. Spesso leggo articoli che parlano di come mantenere “i benefici dell’estate” quando avevamo tempo libero per le passeggiate all’aperto e per la cura del corpo ecc, ma quando mai? A parte il breve periodo di ferie di due settimane (e mezzo) in pieno agosto, non é che poi abbia avuto tutto questo tempo! 

Invece mi capita di leggere nelle riviste che l’estate ci fa sentire belle e abbronzate, spensierate e sgravate dai pensieri pesanti esistenziali, ci ritroviamo più toniche e scattanti perché ci muoviamo di più all’aria aperta, piene di voglia di vivere, ritroviamo il piacere di ascoltare gli altri e di confrontarci, ci lasciamo andare alle letture frivole, ma anche no, comunque leggiamo di più e dedichiamo più tempo anche alla nostra interiorità. Quindi a settembre è importante mantenere i benefici dell’estate, perché non ci sono ancora scadenze pressanti e possiamo concederci un inizio soft e magari concederci ancora una breve vacanza magari un week end lungo da qualche parte. E poi conserviamo le buone abitudini acquisite in vacanza come muoversi e mangiare sano fare lunghe passeggiate passando dal bagnasciuga ai percorsi urbani. 

Ma davvero succede questo, in estate, a noi comuni mortali che lavoriamo tutto l’anno, estate compresa? Sono io l’anomalia oppure per la maggior parte delle persone è davvero così? Non chiedo per un’amica, ma per me...

Posso affermare che tutto questo riuscivo a realizzarlo nei tempi lontani in cui studiavo e avevo tre mesi di stacco dalla scuola; nel periodo universitario già questo periodo si era ridotto perché di solito davo l’ultimo esame della sessione estiva entro la prima metà di luglio, comunque dopo mi concedevo una lunga pausa dallo studio perché riprendevo a studiare il primo settembre, magari un po’ blandamente. Da quando ho iniziato a lavorare, tutta questa spensieratezza legata all’estate è svanita, i tempi dedicati al tempo libero sono diventati sempre più ristretti, eppure finché esisteva ancora un ritmo “umano” con tempi dedicati al lavoro ben distinti da quelli dedicati al tempo libero vigeva ancora una sorta di leggerezza che si concentrava soprattutto in estate, da luglio ad agosto, quando il lavoro si assestava in una modalità più moderata e lenta, tanto che in estate spesso riuscivo a sistemare l’archivio dei documenti, oppure a concludere le pratiche meno urgenti che erano rimaste indietro. 

Ora non è più così, il ritmo è diventato frenetico anche in agosto, quest’anno ho lavorato con l’acqua alla gola fino all’ultimo giorno e se non ci fosse stata la chiusura dall’ufficio per la pausa di ferragosto avrei continuato a soccombere anche dopo. Comunque, per carità, magari è la mia situazione lavorativa che è così mentre per gli altri no, anche se la cosa mi viene confermata anche da altri colleghi e da amici che lavorano in altre realtà pubbliche e private. 

Ma tutto può essere, se c’è qualcuno che si riconosce nella sopracitata spensieratezza dell’estate batta un colpo!

Che poi c’è un’altra questione non trascurabile, almeno per me che soffro il caldo, se sono in città perché lavoro, con l’afa non riesco a fare nulla al di fuori del lavoro, le passeggiate serali nel caldo appiccicoso della città di Bologna non sono contemplate, l’unico mezzo per scappare dall’afa sarebbe salire in collina, ma spesso c’è da affrontare traffico e percorsi a ostacoli, perciò tutt’al più questa opportunità si riduce al week end quando ci sono tutti i forzati del lavoro in città (luogo che non si svuota più come una volta rendendo gli spazi più liberi dal traffico e dal caos) che emigrano verso spazi più freschi tra piscine affollate e altri ameni posti da refrigerio. Il mare della riviera, invece, è inavvicinabile tra tutto esaurito e code in autostrada. 

E allora benvenuto autunno! Almeno possiamo tornare a respirare, perlomeno l’aria, perché riprende tutta la rumba che tra l’altro non si è mai fermata. Per fortuna ho fatto una settimana di vacanza ovviamente lavorando dodici ore al giorno la settimana prima per lasciare tutto in pari perché altrimenti crollava il mondo, anche se poi alla fine in pari non sono mai e, nella mia settimana di vacanza, sono sorte altre urgenze di cui prima non c’era traccia, ovvio, come è ovvio che sono contenta comunque di essermi goduta la vacanza assaporando il sole e il mare di settembre con il sapore di inizio autunno, con il freddo in arrivo ma non troppo. 

Non so da voi ma qui a Bologna ci sono ancora delle splendide giornate di sole, io oggi a mezzogiorno al sole, in pausa pranzo, ero in maniche corte, con un clima da ottobrata (anzi sembra che sia un' ottobrata bis visto che c'è già stata all'inizio del mese). Del resto dopo un'estate anomala possiamo aspettarci anche un autunno altrettanto anomalo.

E quindi l'estate sta finendo o forse ancora no. Voi cosa dite? 


Fonti immagini: la foto è mia, Isola d'Elba

14 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Beh, per ora il clima è quello che a Roma chiamano "l'ottobrata", quando ottobre è particolarmente caldo, quasi da andare a mare.
A me non dispiace perché sono freddoloso, e poi quest'anno abbiamo pure il caro-bollette, perciò il bel tempo ci fa comodo a tutti.
Però l'estate in senso stretto è finita, e in fondo è giusto che sia così.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Io adoro l'autunno caldo, quindi l'ottobrata per me va benissimo, che se ci mette al riparo anche dal caro bollette ancor meglio, io spero davvero che il clima mite continui, insomma più continua meglio é...

Sandra ha detto...

L'estate é finita, anche se nelle ore più calde sembrerebbe quasi di no, poi va a giornate, domenica scorsa in gita a torino era proprio brutto, ma poi il tempo si é decisamente ripreso, tanto che il foliage mi pare un po' indietro. Devo dire che anche nel caldo torrido milanese sono sempre uscita per godermi la città coi suoi locali all'aperto e un po' di spensieratezza estiva l'ho vissuta, ma se non piove troppo ottobre é un mese straordinario davvero godibile che mi piace molto. Vero è che ai tempi della nostra infanzia le stagioni erano molto più definite.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Credo che se non fosse per il periodo intenso sul lavoro, ottobre potrebbe essere il mio mese preferito, soprattutto quando perseverano le belle giornate, però è vero l'estate è finita ed è giusto che sia così. Ho notato anch'io che le foglie colorate tardano ad arrivare, forse quest'anno ce le ritroveremo in novembre.

Marco L. ha detto...

Vabbè, sarebbe l'estate di San Martino, quella che in America chiamano estate indiana.
Per quanto mi riguarda, l'estate è il periodo dell'anno in cui lavoro di più (anche se in effetti anche settembre/ottobre/novembre dell'anno scorso non ha scherzato affatto), e tra il caldo afoso e i lavori di ristrutturazione nella scuola quest'anno è stato complicato.

Giulia Lu Mancini ha detto...

L'estate indiana mi ricorda un romanzo che ho amato molto nella mia adolescenza. Lavorare molto in estate è davvero faticoso perché al tutto si aggiunge il caldo, cosa che in questo 2022 è stato un flagello...immagino il delirio con i lavori di ristrutturazione nella scuola.

Enrica Masino ha detto...

Io faccio parte di quella categoria di persone che durante l'estate si sente leggera e spensierata ma è un mio stato d'animo dato dalla stagione e dai bei ricordi delle mie estati d'infanzia. Di per sé anche per me le cose da fare sono sempre le stesse, anzi quest'estate con tutti i progetti nuovi e un lavoro immenso per farmi conoscere un po' di più come webmaster alla fine ho fatto tantissimo. Gli unici giorni veramente di ferie sono stati quelli delle ultime due settimane d'agosto.❤️

Barbara Businaro ha detto...

Che io ne ho le scatole piene del caldo, e ancora di più dell'estrema escursione termica di questi giorni, al mattino piumino a mezzogiorno maniche corte. E questo mi genera mal di testa (mi si accendono le orecchie come un semaforo, giuro), cervicali (perché poi non resisto e accendo il clima in auto) e mal di stomaco. Però anche io sto somatizzando proprio in questi giorni una situazione lavorativa fumosa, incerta (più in piccolo, lo stesso caos politico giù a Roma). Estate spensierata no, non del tutto. Diciamo che non sono il target di quelle riviste, ho fatto solo 2 settimane di ferie, dovevo farne una terza a settembre saltata per lo straordinario elettorale, adesso ho 20 giorni di ferie accumulati e non so quando potrò farli... Però non sono nemmeno nella tue condizioni, al lavoro non ho avuto scadenze pressanti questa estate, tanti uffici erano sforniti, si rimandava tutto a settembre. Ne ho approfittato per portarmi avanti con altro. Però ha fatto davvero troppo caldo, tante uscite rimandate perché era insostenibile anche una semplice cena all'aperto. Alla fine però mi basta essere al fresco e leggere un buon libro. Adesso invece anelo la nebbia... e la Scozia... :(

Giulia Lu Mancini ha detto...

Cara Enrica, di fondo, anch'io conservo un fondo di leggerezza durante l'estate, nell'illusione di poter fare una vacanza, poi tutto si riduce a una corsa con percorso a ostacoli per avere "due settimane di ferie" che lasciano comunque insoddisfatti e accaldati e quindi dopo non vedo l'ora che arrivi il freddo, salvo sentirsi tristi quando arriva davvero...
Sono contenta per l'ampliamento del tuo lavoro, ti auguro di crescere sempre più 🌸

Giulia Lu Mancini ha detto...

Puoi approfittare per usare le ferie per andare in Scozia, se non ci sono scadenze pressanti, del resto hai diritto a recuperare la settimana saltata per l'impegno elettorale. Le riviste che parlano dell'estate come se fossimo tutti in vacanza solo perché è estate mi irritano parecchio. Che poi forse questo stato mentale ci sarebbe se non fosse così caldo, a Bologna fanno degli eventi serali in centro molto carini, ma alla fine non ci vado mai perché fa troppo caldo e preferisco stare in casa con l'aria condizionata

Barbara Businaro ha detto...

Purtroppo la mia collega si assenterà per un mese per un intervento, e l'ufficio non può rimanere sguarnito. Ergo almeno fino a dicembre non se ne parla. Spero almeno per Natale.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Mi dispiace, speriamo davvero a Natale, alla fine un po' di riposo ci vuole.

Luz ha detto...

Io dico che questo caldo anomalo mi preoccupa e non poco. Ho visto delle foto di esattamente un anno fa e indossavamo il cappotto, quello un po' più leggero ma pur sempre cappotto. In teatro, il giorno della prova generale, sudavamo come fossimo a metà luglio. Io ho dovuto ripensare il mio costume di scena rinunciando a una camicia a maniche lunghe e optando per una magliettina leggerissima sotto la giacca. Non si era mai vista una cosa del genere. Vorrei un'aria più fresca e consona al periodo. Vorrei uno straccio di normalità. :(

Giulia Lu Mancini ha detto...

Oggi abbiamo fatto una grigliata all'aperto nella casa in campagna di un'amica, eravamo tutti in maniche corte e sudavamo anche un po' preda delle zanzare, sembrava estate. Che dire, sono preoccupata anch'io per questo caldo, ma anche per la guerra e la minaccia nucleare, insomma mi sa che la normalità sia parecchio lontana...