Oggi vi parlo di un libro che ho letto qualche tempo fa e che mi era piaciuto moltissimo.
È Il giardino viola di Nadia Banaudi, esso è composto da tre racconti che, anche se apparentemente diversi, hanno un comune filo conduttore e alla fine i personaggi si incontrano e si completano. È un libro che mette al centro le donne di oggi, donne che fanno scelte coraggiose ma coerenti con la voglia di trovare un loro posto nel mondo. Mi piace pensare che queste donne assomiglino molto all'autrice che le descrive. Nadia infatti, che ho avuto modo di conoscere bene attraverso il suo blog Svolazzi e scritture e anche in un rapporto virtuale più assiduo, è una di quelle persone speciali che ho avuto la fortuna di incontrare nella blogosfera, una persona leale, corretta e soprattutto generosa.
Il giardino viola la rispecchia moltissimo, è un piccolo gioiello da leggere che fa bene al cuore.
Prima di continuare vi segnalo la promozione del cartaceo che, in occasione della festa della mamma, è in offerta a 4,99.
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Il modo di raccontare storie di Nadia è molto intenso, sono storie di donne, tutte fragili e forti al tempo stesso, tutte a loro modo speciali.
C'è una madre che scrive a sua figlia perché ha deciso di lasciarla libera di andare per la sua strada.
Credo che questa sia la scelta più difficile per una madre, ma anche quella che mostra un grandissimo amore, la capacità di amare senza opprimere, riconoscerne la libertà e senza imbrigliarla nei timori, sia pur giustificati dall'amore, di una madre. Opprimere un figlio con le proprie insicurezze non è mai un bene, ma lasciar andare un figlio per le strade del mondo, sapendo che è ciò che lo rende felice è un grande atto d'amore.
Ho pensato di rappresentare meglio questo libro con alcuni estratti.
Cara Viola, ho letto una frase che mi ha fatto riflettere: “La prima metà della nostra vita è rovinata dai genitori e la seconda metà dai nostri figli.” Mi ha inquietato. Siamo tutti figli, quindi responsabili e molti anche genitori. Un circolo vizioso che sembra spiegare la grande infelicità globale, se ne diventassimo consapevoli potremmo cambiare il corso degli eventi."
Comincia così la lettera della madre che ha il poter di aprirle il cuore, perché capisce ciò che realmente desidera, e gli occhi perché improvvisamente le cambia la visione dell'esistenza.
"Strana la vita. Aveva cercato le risposte ovunque, girato il mondo, letto libri e le trovava in una lettera, quando ormai non aveva più speranze esistessero."
Nel secondo racconto si parla di Giulia che vive un matrimonio infelice, apparentemente perfetto e senza scosse, in una quotidianità ordinata, e cerca in sè il coraggio di cambiare vita.
"Giulia era sopraffatta da quella vita alienante. Tanto finta e patinata quanto vuota, perché non le trasmetteva nulla. Concludeva le giornate trascinandosele addosso, come una pelliccia in piena estate. In molte le invidiavano il bel marito che la lasciava in pace la sera a guardare la tv. Che si sapeva ritagliare i suoi spazi. Che le faceva i regali nelle occasioni giuste, senza dimenticare mai anniversari e feste. Però restava pericolosamente infelice."
Ma quando si è infelici il corpo si ribella e ci costringe a prendere una decisione.
"Non ricordava quando, ma un giorno non era riuscita a scendere dal letto. Bloccata. Rigida. Per ventiquattrore aveva sperato di recuperare il sonno perso della notte, anche se voleva dire riperderlo in quella successiva."
E la decisione arriva e la trova pronta ad affrontare la tempesta e l'incognita di restare da sola. Riuscirà a trovare la sua nuova strada e, finalmente, la serenità?
La bellezza è negli occhi di chi guarda, è questo che Nadia sembra dirci nel terzo racconto
"Ci tenevano entrambe a fare bella figura quella sera. Nathan le aveva detto che era bella e i suoi occhi di più, a differenza di tutti gli altri che le dicevano fossero strani, parte della sua malattia. Ma lei era sana. E irresponsabilmente felice."
Ma la bellezza è intorno a te se la sai trovare ed è sempre solo nell'amore che possiamo realmente conquistarla e con essa la serenità, la vera amicizia e gli affetti concreti che danno senso alla vita.
Bene, sperando di avervi incuriosito e invogliato a leggerlo, non aggiungo altro su questo bel romanzo che contiene anche tante citazioni interessanti, dei piccoli tesori, una la riporto di seguito con tutte le info sul libro.
TRAMA
Un romanzo di formazione sul rapporto genitori figli. La storia di una ragazza, Viola, alla ricerca del proprio ruolo nella vita, la lettera della madre che si incrocia con la realtà in uno strano gioco di emozioni. Un racconto motivazionale, ricco di spunti per far emergere i propri doni naturali.
Su Amazon in ebook e in cartaceo
Genere: Narrativa femminile contemporanea
Pagine: 133
Editore: Self publishing (nuova edizione novembre 2018)
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Prezzo eBook 2,99
Prezzo cartaceo 6,99
Gratis con Kindle Unlimited
Vi ricordo di nuovo che, in occasione della festa della mamma, il cartaceo è in promozione a 4,99 fino a lunedì 13 maggio, una splendida idea regalo!
Inoltre per i lettori del blog c'è in regalo il Segnalibro de Il giardino viola
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L'autrice
Nadia Banaudi nasce il primo marzo 1974 a Savona sotto il segno dei pesci. Si trasferisce a Imperia all’età di 12 anni dove svolge gli studi magistrali e continua a vivere fino a oggi. Da sempre ama scrivere e sogna di farlo diventare il suo mestiere. Mamma di due figli e di due gatti continua a raccontare la vita e le sue mille sfumature. Nel 2017 ha pubblicato una raccolta di racconti dal titolo Vita e riavvita con l’editore Bookabook tramite una raccolta di fondi con il crowdfunding. Ha partecipato alla pubblicazione di diversi racconti in raccolte solidali: L’amore non crolla storie di Natale e Buck e il terremoto di AA.VV Amici di Buck; Sognando di Panesi edizioni. Al momento pubblica i suoi racconti sulla rivista Confidenze. La potete trovare sul suo blog Svolazzi e scritture.
La mia recensione su Goodreads e Amazon
Questo romanzo è come un viaggio, si parte da Viola che vuole viaggiare, scoprire il mondo per capire meglio se stessa e trovare la sua strada, spronata da una madre coraggiosa che la spinge a osare. Poi c'è Giulia che cerca il vero amore e lo trova quando non lo aspetta più. E Renata che ritrova la vita e la magia degli affetti negli occhi di una bambina speciale. Tante vite femminili che si incrociano nel giardino viola, un luogo reale ma anche un po' magico come il cuore delle donne.
24 commenti:
Il rapporto genitori-figli è un tema sempre pieno di spunti. Sarà che, da quando sono padre, ho capito molto meglio certi comportamenti dei miei genitori che da ragazzo non sopportavo. Diciamo pure che, diventato padre, forse - e dico forse - sono anche diventato un figlio migliore, seppure fuori tempo massimo.
Complimenti alla "collega" Nadia Banaudi :-)
Ora sono curioso. Appena riesco lo leggo. Bella la tua recensione, brava Giulia.
Io non rimango spesso senza parole, anzi, sommergo tutti con le mie chiacchiere, ma stavolta... Giulia è stata davvero impagabile con questo post che mi ha innanzitutto emozionato e poi anche lusingato. Il fatto è che non so che dire a parte grazie e poi ancora grazie.
Tu sei una persona speciale e generosa, questo si riflette moltissimo in quello che scrivi. Di questi tempi non sai quanto questo tuo modo di essere faccia bene al cuore. Sono felice che il mio post ti abbia emozionato.
Grazie Max, sono felice di aver stuzzicato la tua curiosità. Il romanzo di Nadia è una boccata di aria fresca.
Certe dinamiche si capiscono di più quando si diventa genitori, si capisce l'ansia e l'apprensione che può attanagliare l'animo nei confronti di un figlio che si vorrebbe proteggere e nel tempo stesso occorre lasciarlo andare per farlo crescere. Nadia ha reso bene questi aspetti e non solo.
Sottoscrivo tutto quello che dici Giulia, io posso dire di aver beneficiato oltremisura della generosità di Nadia.
Anche tu sei un generoso Max
Nadia la conosciamo bene. Non serve che aggiunga altro :)
Recensione sentita.
Che bello questo rimbalzo di tu sei più generoso di me, io includerei ancora molta altra gente a spartirsi la torta perché per fortuna c'è pieno di bella gente in giro, compresi voi due!
Ehi, io non sono timida ma anche attraverso lo schermo arrossisco! Ocio che sembro abbronzata al momento, grazie comunque.
Grazie per i complimenti, Ariano. Da genitore sappiamo bene di non essere assolutamente perfetti e tantomeno esemplari quanto vorremmo, ma solo umani e perfettibili.
Una partita a ping pong di generosità, che bello, grazie Nadia, hai mosso tante cose belle!
È vero Calogero, non serve aggiungere altro. Anche perché poi Nadia arrossisce 😉
Aspetto il post su fb con tanto di foto e... di rossore :D
Sto leggendo il libro proprio adesso. :)
Oh! Modalità Oddio che fifa blu, on.
Brava Grazia!
Ho avuto l'onore di leggere la prima versione, e già quello per me era un'ottima lettura. Questo secondo è lì in attesa, chissà se riuscirò a trovare le differenze, come tra le due vignette dell'enigmistica! :D
Brava Nadia, ridargli vita (e riavvita) è stata una brillante idea!
La prima versione non la conoscevo, però trovo che Nadia abbia fatto benissimo a ridare vita al romanzo. Bello il gioco di parole, vita e riavvita mi sembra giusto :D
E' nel mio elenco di libri per quest'estate! Lo voglio gustare bene. ^_^
Brava Cristina è una perfetta lettura per l'estate :-)
Speriamo di colorare di viola la tua estate allora, cara Cristina, e grazie per la fiducia!
È vero Barbara, puoi vantare la prima versione con la vecchia copertina, chissà se questa ti piacerà di più, di meno... i tuoi preziosi consigli allora mi sono stati molto preziosi, per cui come al solito è anche un po' merito tuo se ho gli ho ridato vita!
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