domenica 6 novembre 2022

La mia routine mattutina


La routine fa i tre quarti di quanto è necessario nel lavoro della vita, domani come ieri.
Pietre-Claude-Victor Boiste.

Il proverbio afferma che il mattino ha l’oro in bocca, penso che nel mio caso sia vero perché é al “mattino presto” che mi vengono le idee migliori, poi magari ci metto tutto il giorno per svilupparle districandomi tra mille difficoltà. Comunque sarà che ormai la mia mente ottenebrata dal lavoro fatica a trovare nuovi argomenti per il blog ho pensato di scrivere un post su un argomento molto poco interessante, ma tanto per parlare eccoci qua. 

Ogni mattina punto la sveglia alle 5.30 mi alzo, accendo il fuoco sotto la moka e mi stendo sul divano a dormire ancora un po’ finché non sento la caffettiera gorgogliare, quindi subito dopo mi alzo, a quel punto sono le 5.40 o le 5.50 dipende dalla mia solerzia ad abbandonare il divano, talvolta resto altri dieci minuti, ho puntato la sveglia sul telefonino che suona ogni dieci minuti finché non decido di spegnerla del tutto. Comunque faccio colazione sul tavolo della cucina e allora comincia il mio momento di libertà mattutino.

Ore 5.50 comincio la lettura del settimanale Donna moderna, ho la rivista pronta sul tavolo e mi piace sfogliarla mente bevo il caffè in tazza grande senza zuccheri dove intingo due biscotti integrali. A proposito, a me piace il caffè della moka, non sopporto il caffè con le cialde, ogni tanto lo bevo se me lo offrono, ma per me il caffè con la moka è meglio, tra l’altro mi piace fare un caffè con molta acqua, insomma un caffè annacquato perché quello troppo forte mi da fastidio, dopo nel corso della giornata prendo un paio di caffè al bar e quelli sono normali. Quando sono con il mio compagno (in ferie o al fine settimana) lui prepara delle caffettiere strong con un caffè nero potentissimo, in quel caso bevo solo una tazzina normale perché di più non riesco. Ma sto divagando. La lettura di donna moderna dura venti minuti, leggo davvero, non mi limito a sfogliare le pagine, quindi vado a rilento, in pratica per finire la lettura della rivista ci metto una settimana allungandomi il sabato e la domenica.

Ore 6.10 chiudo Donna moderna e apro l’iPad, mi leggo le mail personali e leggo i vari blog amici e, se riesco commento,  sembra incredibile ma questi venti minuti volano via, talvolta riesco a fare molto poco, questi però sono i venti minuti della giornata più preziosi perché spesso in questi momenti mi viene in mente qualcosa da scrivere e così prendo appunti su un foglio di carta (i miei romanzi e racconti sono nati in mezzo a tanti fogli sparsi che poi inserisco nel pc), in realtà succede lo stesso anche per i post del blog, immagino un argomento e comincio a scriverlo sull’iPad nei miei venti minuti di libertà mattutini, poi proseguo qualche sera nel corso della settimana per completarlo. 

Alle 6,30 smetto e mi preparo per andare in ufficio, mi serve circa mezz’ora per poter uscire di casa alle 7,00-7,10 cerco di non tardare perché se arrivo troppo tardi trovare parcheggio è un’impresa. Prima di arrivare in ufficio mi fermo nel mio solito bar dove prendo un tramezzino da mangiare a pranzo, è un abitudine che ho preso da quando mi capitava di non riuscire a mangiare nulla perché mi mettevano una riunione imprevista o altre beghe in prossimità dell’ora di pranzo. Insieme al tramezzino prendo un caffè e, se nessun avventore se ne è già impossessato, mentre sorseggio il caffè dalla tazzina sfoglio il quotidiano locale, Il resto del Carlino di Bologna, mi piace leggere soprattutto la cronaca locale, ogni tanto trovo anche qualche articolo interessante per i miei post che fotografo come è successo con l’articolo sulla biblioteca americana di cui parlo qui Le vite degli altri

Tra le 7.40 e le 8.00 circa arrivo in ufficio e lì comincia la rumba, il tempo non è più mio. Succede qualche volta che i miei venti minuti di libertà del mattino siano invasi dal lavoro, mi capita quando devo leggere con attenzione qualche documento del lavoro e ho bisogno di essere concentrata, così sacrifico quel tempo per poter finalmente portare a termine qualcosa più volte rimandato, in questo modo spesso risolvo delle questioni lavorative anche se, la cosa non mi piace troppo, hanno invaso il mio esiguo tempo libero.

Ogni tanto penso che siano questi piccoli riti a salvarmi, perché rendono la giornata meno gravosa, quel tempo dedicato a me stessa e ai miei pensieri è molto importante, ognuno in fondo ha le sue fissazioni, ma mi è capitato di seguire qualche tutorial su YouTube di persone varie che parlano dell’importanza della routine mattutina, ognuno in quel tempo ci mette quello che vuole. Ho trovato anche degli articoli in rete sull’importanza della routine mattutina. Una volta riuscivo anche a infilarci dieci minuti di ginnastica sul tappetino, alternavo addominali, stretching e yoga, ora non riesco più, ogni tanto ci provo ma finisco con il fare tardi e non trovare più parcheggio, quindi mi limito a farli nel week end. Voi direte, cosa sono dieci minuti di ginnastica, non serve a niente! Forse, ma servono al mio spirito e poi lo stretching fa davvero bene alle articolazioni, delle volte dopo averlo fatto mi sento molto meglio, soprattutto la schiena ringrazia.

Una volta mi svegliavo più tardi, alle 6,45 circa, facevo tutto di fretta e mi limitavo a un caffè veloce in tazza grande, giusto per svegliarmi un po’ però oggi apprezzo molto quel piccolo tempo che ho per me.

Bene e, dopo questo inutile post sulla mia routine mattutina, vi saluto e vi chiedo, anche voi avete delle piccole abitudini mattutine a cui non sapreste rinunciare oppure siete di quelli che dormite fino all’ultimo minuto e poi scappate al lavoro? 

Fonti immagini:Pexels

22 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Io onestamente dormo fino all'ultimo, però ho la fortuna di potermi dedicare ai miei piccoli rituali quotidiani con più calma nel tardo pomeriggio poiché, vivendo in una piccola città di provincia, il tragitto casa-lavoro è breve e alle 17.45 sono di nuovo a casa mia. Appena rientrato, con calma, faccio una piccola merenda, vado avanti con la lettura del libro / fumetto che ho iniziato, aggiorno i social e i commenti sul web... senza fretta finché non mi chiamano per la cena.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Ottimo Ariano, quindi tu, invece che una routine mattutina, ne hai una preserale, la cosa importante è riuscire a ritagliarti del tempo per te tra lettura, blog e fumetti.
Qualche volta anch’io mi concedo del tempo prima di cena, in particolare la lettura dei blog che solitamente mi restano indietro al mattino, dipende sempre dall’ora in cui rientro, orario non sempre costante.

Marco L. ha detto...

Anche io preferisco il mokaffé (parola macedonia che ho inventato sul momento) rispetto a quello delle cialde. E non è solo questione di gusto: mi piace proprio il fare il caffé nella caffettiera, tutta quella serie di operazioni con cui lo si prepara. Non è quindi solo la caffeina ad attivarmi la cascata della dopamina, ma anche lo stesso atto del prepararlo. A differenza di te, però lo prendo (o cerco di prenderlo) rigorosamente ristretto: quando smette di fare quell'amabile schiumettina marroncina per me è già rovinato.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Buon giorno Marco, la moka ha il suo fascino indiscutibile anche con la preparazione, bere il caffè al mattino con lentezza è un modo per approcciarmi all’inizio del giorno con più tranquillità. È bello che tu riconosca il rito anche nella preparazione, oltre che ottenerlo rigorosamente ristretto, infatti io sono abbastanza anomala.

Barbara Businaro ha detto...

Tè nero per me, in miliardi di varianti, con 2 fette biscottate o, se va di lusso che li ho fatti la sera prima, pancake proteico. Prima sveglia alle 6.25 (non è la mia e non funziona granché), seconda sveglia - la mia - alle 6.30, ultima sveglia - e poi ogni 8 minuti - alle 6.35 al polso, impossibile ignorarla. Mi lavo e mi cambio (tutto già scelto la sera) e alle 6.55 sono in cucina a preparare colazione, dalle 7.00 alle 7.10 mail + telegiornale, poi preparo le borse (se ho rientro, mangio in ufficio e ho una borsa con scaldavivande), lava denti, trucco, scarpe, chiudi casa e alle 7.30 max 7.35 sono in auto. L'arrivo dipende dalla tangenziale, di solito alle 7.50 sono in ufficio, ma stamattina tamponamento di quattro e sono arrivata alle 8.20. Primo giro di mail, prime urgenze e poi il caffè alla macchinetta, che qui è in realtà un brain-storming lavorativo. Sempre se non ho riunioni o altri balzelli. Le mie abitudini sono per lo più serali, quando arrivo a casa accendo il portatile e comincio da lì. Sempre che non sia serata in palestra. :)
E comunque 10 minuti al giorno di yoga o qualsiasi altro movimento sono molto più redditizi di qualsiasi altra attività sportiva fatta solo 1 volta nel fine settimana. E' la perseveranza a premiare. ;)

Caterina ha detto...

Non ho rituali mattutini, a dire il vero, però mi sveglio presto perché sono lenta. Forse è questa la mia abitudine mattutina, fare tutto con calma. A volte fin dal mattino presto apro il blog e leggo i vostri post, altre volte invece me ne occupo di pomeriggio. Non ho rituali fissi, l'ho detto e per quanto riguarda le idee, non so perché ma mi vengono di notte. Sono una che non va a letto molto presto e dorme poco, 4-5 ore.

Giulia Lu Mancini ha detto...

@barbara, il tè nero piace anche a me ma rischio di inzupparci troppi biscotti (non amo le fette biscottate)...io ho bisogno di fare colazione in pigiama, non riesco a lavarmi e vestirmi prima, però se ho fretta può accadere, ma in quel caso salto la colazione del tutto e la faccio al bar.
Una volta avevo anch’io il caffè-brain-storming alla macchinetta con i colleghi, era quasi un rito propiziatorio, poi è cambiata la dirigenza e sono stati messi dei paletti al rito del caffè, la produttività è molto peggiorata, soprattutto per quei colleghi che non si sentivano più parte di un gruppo, ma questa é un’altra storia...

Giulia Lu Mancini ha detto...

@caterina, anche la lentezza del mattino può essere un rito, in fondo dobbiamo trovare quello che ci fa star bene.
La notte può essere una buona fucina di idee è il momento in cui il cervello si rilassa e si lascia andare, peccato dormire così poco, ma forse il tuo fisico è abituato

Sandra ha detto...

Ho due vite: quando lavoro e quando non lavoro.
Quando lavoro, da quando mio marito ha cambiato lavoro mi alzo comunque con lui o appena dopo, cioè verso le 6.30, nonostante potrei dormire almeno un'altra mezz'ora. Questo tempo mi serve per fare colazione insieme, rigorosamente moka e tovaglietta apparecchiata la sera prima, come faceva mio papà, consentire a mio marito di rifare il letto (è un mestiere che detesto) e poi dipende, lettura mail, blog, instagram, lettura libro, anche scrittura (non ora che non sto scrivendo nulla), alle 7.45 massimo esco, 3 minuti a piedi, 2 fermate di metropolitana, navetta aziendale verso la landa desolata dove si trova l'azienda.
Se non lavoro, beh è festa. Talvolta con la sveglia di Emanuele mi alzo ad avviare una lavatrice, per sfruttare il sole mattutino sul balcone e stendere subito quando suonerà la mia sveglia alle 8.30. Fino a un anno fa la mia routine lavorativa era diversa, sveglia alle 7 io e Ema, Radio giornale su Radio Capital e in piedi, per andare in ufficio insieme, con la coccola del venerdì, unico giorno in cui facevamo colazione al bar. Nonostante faccia una fatica bestiale ad alzarmi a qualsiasi ora (complimentoni per i tuoi orari) quel tempo nuovo per me quando lavoro, dopo che Ema è uscito è prezioso, anche se l'ho al momento sperimentato solo con la bella stagione, vedremo poi come andrà col freddo e buio.

Giulia Lu Mancini ha detto...

@sandra: decisamente la tua giornata comincia più tardi rispetto ai miei orari anche quando lavori, ma è una questione di organizzazione diversa e di abitudini, io comincio molto presto per i motivi già detti, parcheggio e possibilità di fare le cose più importanti dalle 8 alle 9 fascia oraria in cui non vengo disturbata (forse). La tua routine è legata a quella di tuo marito ed normale che sia così, visto che fate le cose insieme, molto bella questa simbiosi, godetevela il più possibile. Comunque svegliarsi presto al mattino, come hai avuto di provare, regala un tempo nuovo da sfruttare ed è molto importante per fare le cose che vogliamo.

Luz ha detto...

Ti capisco! Qualche piccolo rituale anche per me è indispensabile. Io mi sveglio alle 6:15, rifaccio il letto, scendo a farmi un caffettino (anch'io rigorosamente con la moka). La prima cosa da gustare al mattino è il mio caffè. Risalgo, abluzioni e quant'altro in bagno e scendo alle 7:00 per la colazione: caffellatte, tre fette biscottate con miele. Mi preparo la merenda per il lavoro (10 mandorle e mezza banana, bottiglietta d'acqua). Esco fra tutta la miriade di passaggi non prima delle 7:30. Guai a cambiare qualcosa, deve essere tutto rigorosamente così. :)

Enrica Masino ha detto...

Posso dirti? Ho adorato questo post! Sono proprio riuscita ad immaginarti mentre leggevo. Concordo con te sul fatto che sia essenziale avere dei momenti per sé. Io avendo un'orario molto flessibile vado in po' a giorni, alcune volte mi prendo i momenti la mattina, altri il pomeriggio... Capitano anche i giorni in cui non ho tempo e quindi recupero il giorno dopo però cerco sempre di trovare del tempo per me ❤️

Giulia Lu Mancini ha detto...

@luz: Cara Luz anche tu ami il caffè con la moka, bello trovare punti in comune. Credo che fare le cose con l’ordine che desideriamo equivalga al detto “svegliarsi con il piede giusto” che ti fa partire bene per andare spedite per il resto della giornata

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Enrica: grazie per l’apprezzamento, hai ragione Enrica è molto importante prendersi il tempo da dedicare a se stessi, quindi fai bene sia quando l’orario flessibile te lo consente sia quando lo recuperi...

Cristina M. Cavaliere ha detto...

Da quando è scoppiata la pandemia ho riorganizzato il lavoro in casa anziché andare a Milano, per cui mi organizzo al mattino per fare un giro col marito per bere un caffè e fare il nostro tragitto edicola-pane-tabacchi, altrimenti mi sentirei agli arresti domiciliari. Di solito mi sveglio piuttosto presto (anche se non come te!), verso le 6:30, faccio colazione con caffè (fatto con la moka) oppure tè, do un'occhiata al giornale e poi verso le 8:00 chiamo mia mamma al telefono per sapere come sta. C'è da dire che quando stavo malissimo tutti i miei orari erano stati completamente stravolti.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Bello il giretto mattutino con il marito! Mi sembra un'ottima routine per cominciare bene la giornata, così fate anche un po' di moto. Capisco che quando non si sta bene, le abitudini vengono stravolte, l'importante adesso è che tu ti sia ripresa.

Elena ha detto...

Finalmente riesco a commentare, Giulia! Sono rimasta bloccata per un sacco di tempo, non chiedermi il perché. Comunque, veniamo alla routine mattutina... certo che ne ho una e guai a saltarla! Dunque, di solito mi sveglio nel cuore della notte e una volta mi agitavo e mi innervosivo, ora invece se mi sveglio scarico la mia copia del quotidiano preferito, leggo e mi riaddormento. Mi sveglio intorno alle 7. Qualche volta mi metto in testa di fare ginnastica o più facilmente Qi Qong e Yoga, ma nei periodi di forte lavoro come questo, salta. So che non dovrebbe, ma è così. Colazione con una tisana o tè, yogurt vegano e cereali, poi caffè con la moka. Anche io preferisco, ma in giornata ne prenderò almeno altri due in cialde.
Dopo colazione c'è la doccia, poi il trucco e poi via si parte. Quando mi sveglio presto e non mi riaddormento (succede) allora vai di pulizie, scrittura, meditazione. E faccio tardi al lavoro. Come sono rassicuranti questi piccoli grandi rituali!
Un abbraccio

Giulia Lu Mancini ha detto...

Grande Elena, sono felice che tu possa nuovamente commentare! Vedo che anche tu soffri di insonnia e recuperi leggendo, a volte è capitato anche a me di non dormire affatto, capisco bene, recuperare con yoga e meditazione sarebbe bello ma non riesco, però ci sto provando nelle giornate di telelavoro. Ricambio l'abbraccio!

Grazia Gironella ha detto...

Non devo scappare al lavoro, ma anche quando dovevo (e molto presto!) non sono mai stata quella che si butta giù dal letto e ruzzola fuori di casa. Iniziare la giornata di corsa è quasi la garanzia di non essere al mio meglio. Adesso, ancora di più, accendo due candele, un po' di musica meditativa o celtica, e faccio colazione in pace, prima di dare fuoco alle polveri. :)

Giulia Lu Mancini ha detto...

@grazia: sono perfettamente d’accordo, iniziare la giornata di corsa per me è un vero trauma, io ho bisogno di avere almeno un’ora per prendere il caffè e prepararmi, quindi concordo con te quando affermi che se inizi di corsa non sei al meglio, stesso pensiero. Anch’io una volta accendevo una candela profumata e facevo dieci minuti di meditazione, ora non riesco più...chissà potrei cercare di impostarlo di nuovo partendo da cinque minuti.

Monica ha detto...

La colazione. Fare colazione. Senza è come se non avessi iniziato la giornata, come se mancasse un pezzo. Anche perché mi sveglio affamata! ;)

Giulia Lu Mancini ha detto...

La colazione è importante Monica! Io ho bisogno del mio caffè lungo con un paio di biscotti integrali altrimenti non riesco a carburare, è un rito Fondamentale per iniziare bene la giornata :)