Terzo capitolo
Stava aspettando
da dieci minuti seduta in auto, parcheggiata in una stradina stretta e
alberata, era una giornata splendida piena di sole, quasi estiva nonostante
fossero già vicini a novembre. Serena era molto nervosa, piena di ansia per
quello che sarebbe potuto accadere nelle prossime ore. Forse poteva ancora
scappare, poteva andare via e lui non trovandola avrebbe capito, ma non lo
fece, restò ad aspettare. Quando vide arrivare Luca sulla sua moto rombante si
sentì sciogliere il cuore, lui si accostò alla sua auto e le sorrise “ciao come
stai è molto che aspetti?” “no stai tranquillo solo dieci minuti, ma ero
arrivata in anticipo, sai com’è temevo di trovare traffico”.
“Facciamo un giro in moto, hai portato il casco ?”
chiese Luca
“Certo, ho portato quello che uso di solito con il
mio motorino.”
Salì sulla moto e partirono, l’aria era tiepida e
lei si sentiva al settimo cielo, sentiva il calore del corpo di Luca e dopo
tanto tempo si sentì viva, aveva voglia di godersi il pomeriggio e di non
pensare a niente. Negli ultimi tempi la sua vita le era sembrata sempre più
vuota, le giornate tutte uguali lavoro, casa, un marito troppo assente e non
solo in senso fisico. Ora invece c’era quel ragazzo fantastico, più giovane di
qualche anno e che, nonostante potesse avere tutte le donne che voleva,
sembrava volesse stare con lei, almeno per un po’, probabilmente solo per
sesso, ma che importava e poi Serena era proprio il sesso che voleva, in sei anni di matrimonio suo marito l’aveva
sempre tenuta a distanza, ogni volta sembrava che le facesse una concessione.
Luca invece la desiderava e glielo dimostrava con il suo modo di guardarla, di
sfiorarla, di parlarle e lei si sentiva
di nuovo viva dopo un tempo infinito.
Fecero un giro sulle colline intorno approfittando
della giornata tiepida di sole, dopo un po’ si fermarono ad un bar ristorante a
bere un caffè, Serena si ricordò che quel posto era anche un ristorante dove
tempo prima si era fermata a mangiare
con suo marito ed altri amici, pensò che avrebbe potuto incontrare qualcuno che
la conosceva, ma non le importò granché
“ ebbene si sto cercando di farmi una scopata come si deve, almeno una volta
nella vita!” avrebbe risposto così se le avessero chiesto cosa ci faceva li con
un uomo diverso da Tiberio, sorrise, non avrebbe mai avuto il coraggio di
rispondere così, tuttavia quel pensiero la divertì molto.
Luca venne fuori sorridente con i due caffè in mano,
poi mentre sorseggiava il suo con una mano tese l’altra verso di lei, le
accarezzo il viso “ stai bene? “ le chiese, “mai stata meglio, mi sento
benissimo”, rispose guardandolo negli occhi, era davvero strano, ma le sembrava
che non ci fosse bisogno di tante parole, era felice di quel momento e sentiva
che anche lui lo era”
“Sono davvero contento che tu sia qui con me,
pensavo che non saresti venuta all’appuntamento”
“e invece sono qua, Luca io stessa sono stupita
della mia incredibile audacia” Continuarono a parlare per un po’ e più
parlavano più Serena desiderava poter stare tra le sue braccia, “Facciamo una
passeggiata” disse Luca, e lei
docilmente lo seguì, si sedettero dopo un po’ su una panchina del parco del bar
ristorante e all’improvviso cominciarono a baciarsi, il sapore della bocca di
Luca era fantastico, gli sembrava di cadere in un vortice, non le era mai
piaciuto tanto baciare un uomo e non voleva più staccarsi. Desiderava molto di
più che baciarlo, fossero stati al chiuso sarebbero già finiti in un letto, ma
erano lì “non hai un posto dove andare? voglio fare l’amore con te”
“Forse domani il mio compagno di stanza va via,
dovrei avere la stanza libera, mi dispiace sto cercando un appartamento tutto
per me, ma non ho ancora trovato niente di decente, così faccio ancora la vita
dell’universitario”
“domani” mi farai sapere allora” disse Serena mentre
continuava a baciarlo
“Si domani “ rispose Luca continuando ad
abbracciarla. Continuarono ancora per diverso tempo finchè un brivido di freddo
li colse, il sole stava tramontando e adesso l’autunno si faceva sentire,
decisero di rientrare, in moto sarebbe
stato piuttosto freddo.
Mentre tornavano Serena pensò che il giorno dopo
forse avrebbero fatto l’amore, pensò che per lei non sarebbe stato solo sesso,
si sentiva già molto presa, forse stava per intraprendere una strada senza
ritorno che l’avrebbe portata chissà dove, ma in fondo finora dov’era stata ?
non era certo il paradiso anzi era un inferno e non voleva più vivere la sua
vita piatta e senza emozioni, voleva riprovare ancora quei brividi, non poteva
tornare indietro, ormai non più.
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