domenica 5 ottobre 2014

Sogno o realtà

Cosa deve trasmettere un romanzo? Il sogno o la realtà? 
È una domanda che chi scrive si fa spesso.
Oggi mi è tornata in mente leggendo Fanny Hill, romanzo erotico famosissimo 
e che io non avevo ancora letto.
Romanzo censurato e viene da chiedersi perché, ma probabilmente, per i tempi in cui è stato scritto, destava sicuramente scalpore. 
Sogno e realtà. Dipende sicuramente dai periodi della propria vita.
Ovviamente dò una una risposta da lettrice.
Da ragazza ho divorato i romanzi di Liala e Peverelli, ogni estate, assidua frequentatrice della biblioteca comunale, leggevo tra i venti e i trenta romanzi, molti di queste autrici.
Li leggevo in due o tre giorni e mi piacevano tantissimo.
Dopo sono passata a letture più impegnate. Nel tempo i miei gusti letterari sono cambiati e ho sempre cercato qualcosa di più aderente alla realtà. 
Adesso preferisco i romanzi che mi fanno "pensare" un po' di più.
Alcuni anni fa vidi nella libreria di una mia amica un romanzo di Liala e incuriosita le chiesi se potevo leggerlo, lei acconsentì con entusiasmo dicendomi che era un romanzo bellissimo.
Così provai a leggerlo e mi fermai dopo le prime 50 pagine.
Quel linguaggio artificioso,sognante e surreale non riusciva più a piacermi.
I protagonisti erano troppo perfetti, ricchissimi, bellissimi, intelligentissimi.
Capii che era definitivamente passato per me il tempo di leggere Liala, ma sono convinta che questa autrice sia comunque bravissima nel suo genere.
Cambiano i tempi, i percorsi di vita e le situazioni e quindi cambiano i gusti dei lettori.
Forse un buon romanzo deve saper raccontare la realtà, lasciando però uno spazio per il sogno che ciascuno di noi preserva nel profondo del cuore.

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